La direttiva 2014/34/UE, meglio conosciuta con l’acronimo di ATEX, è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea del 29 marzo 2014 e si applica ai prodotti destinati ad essere utilizzati in atmosfere potenzialmente esplosive.
Questa nuova direttiva ATEX ridefinisce le norme relative che vietano la commercializzazione di prodotti non conformi alle nuove disposizioni.
La direttiva 2014/34/UE è una direttiva che si propone di consentire la libera circolazione delle merci all’interno della Comunità; ciò è possibile attraverso l’armonizzazione dei requisiti giuridici di sicurezza seguendo una valutazione basata sui rischi. Il suo obiettivo è anche eliminare o, quanto meno minimizzare, i rischi derivanti dall’uso di alcuni prodotti all’interno o in relazione a un’atmosfera potenzialmente esplosiva.
Ciò significa che la probabilità che si manifesti un’atmosfera esplosiva deve essere considerata non solo “una tantum” e da un punto di vista statico, ma occorre anche tener conto di tutte le condizioni operative che possono derivare dal processo di trasformazione.
Rientrano nel campo di applicazione della direttiva:
Tra gli aspetti innovativi della direttiva, riguardante i rischi d’esplosione di qualsiasi natura, elettrica e non, sono da evidenziare:
La direttiva riguarda tutti i prodotti (materiali, manufatti, sistemi, ecc.) che sono fabbricati per essere permanentemente incorporati in opere di costruzione (edifici ed opere di ingegneria civile) e che debbano assicurare il rispetto di importanti requisiti essenziali.
Il fabbricante di una macchina deve effettuare una valutazione dei rischi per garantire gli obblighi di salute e di sicurezza applicabili alla macchina. La macchina deve poi essere progettata e costruita tenendo conto dei risultati della valutazione dei rischi.
La direttiva 2014/68/UE, meglio conosciuta come PED, prevede la marcatura delle attrezzature e degli insiemi la cui pressione massima ammissibile (PS) è superiore a 0,5 bar, in funzione ai campi di utilizzo e dei tipi di fluido utilizzati (acqua, gas, idrocarburi, ecc.).
La direttiva 2002/95/CE, nota con la sigla RoHS, impone una restrizione all’uso di sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche con il fine di contribuire alla tutela della salute umana nonché al recupero e al corretto smaltimento dei relativi rifiuti.
La certificazione Drinking Water viene riconosciuta dai mercati internazionali nell’ambito della salute pubblica e della sicurezza, e consente alle imprese di certificare i propri prodotti secondo gli standard americani ad oggi riconosciuti.
La Sicurezza Alimentare ed il Food Contact sono temi affrontati in modo sempre più sensibile ed attento. Studio DALSi fornisce un importante supporto di consulenza agli interessati, con particolare riferimento ai regolamenti comunitari che stabiliscono i requisiti relativi ai materiali, ai macchinari ed alle norme di sicurezza per l'uomo e gli alimenti.
Sono sempre più importanti e richieste le procedure di Valutazione Ambientale: VAS, VIA, AIA. Lo Studio DALSi si propone come partner professionale per affrontare l'iter procedurale indispensabile per l'attuazione dei progetti con impatto ambientale.
L’economia circolare è un modello di produzione e consumo che implica condivisione, prestito, riutilizzo, riparazione, ricondizionamento e riciclo dei materiali e prodotti esistenti il più a lungo possibile. In questo modo si estende il ciclo di vita dei prodotti, contribuendo a ridurre i rifiuti al minimo.